Yann Tiersen @ Auditorium Conciliazione – 2016

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17 Ottobre Roma

Yann Tiersen torna in Italia per consacrare il suo successo con una data imperdibile all'Auditorium Conciliazione di Roma.

Yann Tiersen, di origine bretone, è uno degli artisti più stimati della sua generazione con una reputazione consolidata anche grazie ai suoi album in studio. La musica di questi album è stata usata, inoltre, per la colonna sonora de Il favoloso mondo di Amelie (2001), facendo ottenere a Yann Tiersen fama a livello mondiale.

L’oscurità totale intorno e una macchia di luce sul palco dentro la quale c’è Yann Tiersen, il suo pianoforte, la sua melodica, il suo violino poggiato a terra, i piano toys in basso e pochi altri oggetti scenici.

Così si presenta il palco dell’Auditorium Conciliazione di Roma durante il concerto del musicista francese, dove l’artista fa tappa nella sera del 17 ottobre per il suo ultimo tour, legato all’uscita dell’album Eusa del 2016 appunto.

Minimalista il palco così come la sua musica, fatta di tasti premuti con immensa precisione, ognuno dei quali corrisponde ad una zona non ben precisata che si accende dal collo alla vita dentro lo spettatore.

Un tasto, una luce dentro. Un piccolo fuoco che brucia e si spegne nel giro di un cambio di accordo.

All’inizio della performance il musicista sembra essere immerso in un angolo di natura selvaggia che contrasta, invece, con la quiete che si sprigiona dal pianoforte. L’effetto è ottenuto tramite rumori di sottofondo come versi di animali o la risacca del mare su cui le note del pianista si poggiano precise e delicate. Così Tiersen riesce a ritagliarsi il suo angoletto di paradiso terrestre, da cui emana la luce in cui è immerso e l’avvolge. Benché il pubblico sia nel buio totale, in qualche modo questa luce arriva ad ognuno dei presenti e lo tira prepotentemente dentro il mondo dell’artista. Un modo sommesso, fatto di emozioni infinitesimali trasmesse in modo potente, ma non prepotente, attraverso una sorta di mano tesa che guida i passi dell’ascoltatore fino ad entrare nell’universo del musicista.

Ma Yann Tiersen – come è noto – non è solo un pianista, ma uno strumentista polivalente. Ed infatti ad un tratto si alza ed imbraccia il suo violino, da cui ne fa uscire un suono inquieto e tagliente. Lo spettatore viene travolta da una nuova onda emotiva che lo scuote e graffia dentro. Una grande varietà di suoni, come quando subito dopo si accovaccia davanti ai piano toys e ne fa uscire un sound metallico, quasi come quello che si potrebbe ottenere da un glockenspiel. Di nuovo seduto al piano, ma stavolta con la melodica per eseguire l’intro de La Dispute, uno dei suoi brani più conosciuti perché legato al cult movie Il favoloso mondo di Amélie.

La seconda parte del concerto vede la scomparsa dei suoni di sottofondo e si rimane soli con l’artista e il suo strumento, in una –ormai- profonda intimità e vicinanza.

Un concerto non molto lungo – circa un’ora e mezza – ma estremamente intenso, in una cornice (quella dell’Auditorium Conciliazione) che permette di godere a pieno della musica dell’artista. Musica che sa regalare momenti sentiti, in cui la vista si annebbia un poco e si sente dentro la commozione di assistere a qualcosa di unico. O almeno per chi, come me, ama la musica nella sua essenza.

Ed è proprio questo che porta l’artista sul suo palco: una musica essenziale, minimale, ma comunque piena e rotonda, che sa creare onde emotive interiori diverse. Ci si culla sul suono del piano, per poi ridestarsi improvvisamente per un brano più sofferto e per farsi lacerare dal violino, come se l’archetto venisse strofinato sulla nostra anima e poi ci si fa picchettare dai piano toys e avvolgere dalla melodica.

Una musica in cui vale la pena di perdersi per entrare in un mondo che poi entrerà a sua volta dentro di noi, diventando un piccolo brandello della nostra anima, indelebile e delicato, come l’artista e la sua arte.

Si ringraziano le fonti: Federica Ponza per www.100decibel.com

Foto di Danilo D’Auria  - Paola D'Urso - Simone Giuliani


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