Ska-p @ Rock in Roma 2013

Cliente: THE BASE

18 Luglio 2013

E’ finita che al concerto di Ska-p erano ancora tutti lì a ballare. Arriva lo ska con il punk, un sound irresistibile accompagnato da testi socialmente impegnati ed espliciti. Ska-p regalano al pubblico uno show di quasi due ore. Il pubblico si lascia andare. L’inizio del concerto è a tutto gas, anzi Full Gas, come il titolo della canzone che apre. Seguono, brani più datati, quali Consumo gusto, A la mierda e Mestizaje, prima di ritornare alla loro ultima fatica discografica, proponendo Se acabò. Gli Ska-P, fondati da Pulpul (Roberto Gañan Ojea), che ne è anche la voce solista oltre che chitarrista, danno vita ad uno spettacolo che non è meramente musicale, le doti da showman di Pipi (Ricardo Degaldo de la Obra) sono una vera risorsa. Le sue performance sul palco sono irresistibili: dapprima si traveste da zingara (con tanto di sfera magica) in Kasposos; successivamente, nel brano Crimen Sollicitationis – in cui si attacca il Vaticano ed in particolare Papa Ratzinger sullo spinoso e doloroso tema della pedofilia nella Chiesa cattolica – Pipi legge in italiano da un leggio travestito da vescovo con addosso una maschera da demone.

Per Ska-p c’è anche impegno sociale ed ambientalista, come la presentazione di un documentario su Sea Shepherd Conservation Society. Non può mancare Cannabis, un’esortazione alla liberalizzazione delle droghe leggere. Ska-p riserva poi una sorpresa al pubblico italiano: il chitarrista Joxemi (José Miguel Redin) si presenta da solo per intonare una canzone di Rino Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, cantata a squarciagola dal pubblico. Su Romero el Madero, Pipi torna sul palco vestito da scimmione travestito a sua volta da poliziotto in tenuta antisommossa; mentre in Sexo y Religiòn (altra invettiva contro i preti ed il Vaticano) lo showman si presenta nei panni di un prete che ne combina di tutti i colori, masturbandosi e girando su e giù per il palco con una bambola gonfiabile che alla fine lancia verso il pubblico.

Tra impegno e goliardia, slogan e provocazioni, il concerto prosegue verso un finale che è sempre più incanzante e che diventa incandescente con l’osannata El vals del Obrero. Dopo la pausa, la band riprende il suo ritmo a base di ska fino all’irrefrenabile El Gato Lopez, a cui i musicisti riagganciando il finale di El vals del Obrero per chiudere a ritmo di “Insistimos”. E così, si giunge al già accennato finale “ballereccio” sopra e sotto il palco, con uno due corpulenti trombettisti che dà il colpo finale sfoggiando le natiche sotto il suo kilt…  - powered by Kick Agency -