Serj Tankian @ Auditorium Parco della Musica – Roma

Cliente: THE BASE

05 Ottobre 2013

Serj Tankian con l'Orchestra Filarmonica Italiana ha cantato in Sala Santa Cecilia al Parco della Musica di Roma, presentando Elect The Dead Symphony in Italia è una sicurezza per lui suonare con loro, come ha detto a più riprese, durante tutto il concerto, sia complimentandosi con il direttore d'orchestra (di cui però non compare il nominativo nel programma di sala), sia con il primo violino.

La parte sinfonica, che ha aperto con un ouverture in cui all'inizio l'Orchestra Filarmonica Italiana non sembrava a proprio agio, ha poi conquistato respiro e le parti solo strumentali della sinfonia si sono dimostrato di sicuro gusto ed anche di media difficoltà, seguendo comunque quello che è un andamento tipico di Serj Tankian: parti melodiche sospese da seguenti ritmiche con improvvisi picchi esplosivi. Si deve poi evidenziare come la Sinfonia Elect The Dead è stata composta da Serj Tankian in collaborazione con i 70 elementi della Auckland Philharmonia Orchestra neozelandese, con cui è andato in tour in Nuova Zelanda ed ha scalato le loro classifiche come anche quelle greche tramite l'incisione dal vivo. Tutti gli arrangiamenti orchestrali sono stati invece curati da John Psathas, compositore di origini greche e neozelandese di nascita, che collabora abitualmente con due importanti orchestre neozelandesi, la Auckland appunto e la New Zealand Symphony Orchestra.

Da notare poi, due usuali collaboratori di Serj Tankian: Dan Monti alla chitarra acustica e ai backing vocals e Erwin Khackikian al piano, che hanno dato un touche raffinato entrambi all'esibizione burlesca di Serj Tankian, che passava dall'ironia sulle menzogne della politica italiana (riferimento a Lie Lie Lie, Bugia, bugia, bugia, N.d.C.), ad invettive sul capitalismo selvaggio (Money), fino alle parti liriche su cui scherzava nondimeno: Blue, Baby, The Charade. Solo su Empty Walls e Sky is over è stato quasi sempre seriamente coinvolto e compunto, offrendo al pubblico il microfono per il motivo centrale, e chiamando a cascata sotto il palco per il bis di Sky is over.

Borders, il secondo dopo Feed us, ha fatto venire in mente subito quei confini che hanno superato tutti quegli immigrati ora distesi nell'acqua oppure sulla terra ma senza fiato, senza quel respiro che a Lampedusa, terra di mezzo, fra la disperazione e la speranza, cercavano come trampolino di lancio per una terra promessa che ha il nome di Europa. Forse è per questo che Serj Tankian ha fondato una associazione che si occupa di difendere i diritti dei più deboli, Axis of Justice, e chissà che tutto non sia dedicato a queste persone, chissà come mai è un concerto che, sintomaticamente, si intitola Elect The Dead?  - powered by Kick Agency -