Rammstein @ Rock in Roma 2013

Cliente: THE BASE

09 Luglio 2013

Rammstein dal vivo, peraltro all’Ippodromo delle Capannelle a Roma. Il batterista dei Combichrist si dedica semplicemente a scaldare la folla remixando pezzi dei Rammstein. Dubstep, elettronica, EBM e big beat. Il batterista Christoph Schneider, con l’incappucciato sodale di sezione ritmica Oliver Riedel e l’adorabile tastierista Flake. Poi i due chitarristi Richard Kruspe e Paul Landers. Infine, indossando un meraviglioso e kitschissimo gilet di pelliccia rosa, il frontman Till Lindemann. Si parte con ‘Ich tu dir weh’ ed è subito bolgia: si poga, si salta, si canta. ‘Herzeleid’ (AD 1995), con ‘Wollt ihr das Bett in Flammen sehen?’. ‘Keine Lust’, ‘Sehnsucht’ e ‘Asche zu Asche’ sono autentici pugni in faccia, un’istigazione continua all’headbanging, con fiammate ed esplosioni a ritmo di rullante. ‘Feuer frei!’, come si evince dal titolo, è un tripudio di fuoco.

Till, sta fermo, braccia indietro, sguardo perso nel vuoto. Flake, poi, è l’autentico mattatore degli show dei Rammstein: ‘Mein Teil’, si abbandona a sevizie di un Till Lindemann vestito da cuoco/macellaio ricoperto di sangue (come alcuni geni tra il pubblico, peraltro), suonando la sua tastiera in una pentola più volte illuminata a giorno dal lanciafiamme del frontman. Spettacolo puro. Con l’epica e meravigliosa ‘Ohne dich’ si rifiata per un attimo, prima di riprendere spediti con ‘Wiener Blut’ e, soprattutto, con ‘Du riechst so gut’, il cui ritornello è affidato alla voce dei presenti. Su ‘Benzin’ una pompa di benzina viene introdotta sul palco e Till, attingendo ad essa, dà fuoco ad uno stuntman.

L’intro di ‘Rammstein’ fa partire fiammate a ritmo di plettro dalle chitarre di Kruspe e Landers e per introdurre ‘Bück dich’, durante la quale Flake in versione schiavo sado-maso viene (figuratamente) penetrato da Till, il quale col finto fallo poi bagna tutta la folla. Si chiude con ‘Ich will’. Rammstein torna quindi per i bis. In primis una bellissima ‘Mein Herz brennt’ solo piano e voce. Poi ‘Sonne’ e la band è circondata costantemente, nuovamente, inevitabilmente di fiamme. Infine, ‘Pussy’ mentre Till inonda di schiuma le prime file con un cannone a forma fallica, cala il sipario su uno dei concerti più entusiasmanti, spettacolari e potenti mai visti. Rammstein si prende i meritati applausi inchinandosi al cospetto di chi li ha aspettati per anni e Till ringrazia, pronunciando parole d’amore per Roma.  - powered by Kick Agency -