Noel Gallagher’s High Flying Birds @ Rock in Roma – 2015

Cliente: The Base

09 Luglio 2015

Solitamente un artista che fuoriesce da un gruppo ci mette un po’ a trovare la sua nuova dimensione. Per Noel Gallagher è sembrato tutto assai semplice, grazie a due album davvero solidi che non richiamano mai e né fanno rimpiangere la precedente esperienza Oasis.

(Foto di Luigi Orru)

"I Noel Gallagher’s High Flying Birds accendono il palco puntuali alle 21:45 con “Shoot a Hole Into the Sun” e “(Stranded On) The Wrong Beach” e il pubblico esplode ad ogni ritornello. La Gibson rossa fiammante di Noel scalda l’atmosfera con i suoi accordi pieni che hanno a loro modo segnato e contribuito alla costruzione della storia del Britpop. A seguire l’incalzante giro chitarra di “Everybody’s On The Run”. L’esecuzione dei brani più recenti come “Riverman” conferma l’impegno che il Gallagher maggiore sta mettendo nello scollarsi dal sound tipico degli Oasis; è bella ed elegante nel suo assolo e nella divagazione di sassofono sul finale. La voce di Noel, seppur non graffiante come quella del fratello, fa il suo dovere, è pur sempre un professionista. I grandi singoli come “In The Heat Of The Moment” e “The Death Of You And Me” riscuotono il successo del pubblico che li canta a gran voce; ma come non negare che le vere esplosioni di gioia ci sono per “Fade Away”, “Whatever” e la storica “Champagne Supernova”. Sono questi i brani che rivelano l’inevitabile: in fondo in fondo, la maggior parte dei fan era lì per questo. Tra un brano e l’altro si sente spesso il coro “Oasis, Oasis” e, quando un ragazzo in prima fila intona la strofa di “Whatever”, Noel indicandolo gli dice: "Ma chi è quel fottuto genio che ha scritto un pezzo simile?”. Si sa che a modestia non si batte."
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"La scaletta è un diesel, ma quando mette il turbo ha più potenza di qualsiasi altro motore. Dopo la compassata ‘Riverman’, nella quale verrà introdotta la sezione fiati, e qualche apprezzabile arrangiamento che in alcuni casi vira al country, Noel, sempre molto composto sul palco, di poche parole, ma intensamente impegnato sul suo lavoro, decide di dare in pasto ai suoi adepti quello che vogliono: una serie di hit che li farà ballare, piangere, cantare a squarciagola, saltare, esaltarsi. L’esperienza dell’artista è tale da sapere dove tirare la corda con qualche pezzo più sperimentale e dove allentarla con dei brani indimenticabili del repertorio Oasis."
www.nerdsattack.it

"Noel si sta rivelando un artista dal talento senza confini, capace di restare fedele alla sua poetica musicale ma sempre con l’occhio rivolto alla contemporaneità delle nuove tendenze musicali. Solitamente un artista che fuoriesce da un gruppo ci mette un po’ a trovare la sua nuova dimensione. Per Noel è sembrato tutto assai semplice, grazie a due album davvero solidi che non richiamano mai e né fanno rimpiangere la precedente esperienza Oasis. Come ho già detto in varie occasioni, ci troviamo di fronte ad un artista vero dal talento profondo, i cui passi susseguono costantemente una necessità di non ripetersi mai e mettersi sempre in discussione."
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