Niccolò Fabi @ Cavea Auditorium – Roma

Cliente: THE BASE

23 Luglio 2013

Niccolò Fabi, è riuscito a fare il salto. Questo, in estrema sintesi, è quello a cui abbiamo assistito ieri sera alla cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, terza tappa romana dell’Ecco Tour, cominciato a Gennaio nei teatri ed arrivato alla tranche estiva dopo aver registrato il tutto esaurito ovunque nella penisola.

Il tempo di sistemare il palco e fa il suo ingresso Niccolò Fabi accompagnato dalla sua band e dalle urla della gente. L’affetto nei suoi confronti è palpabile sin dalle prime note de ‘La promessa’ , con cui apre il concerto. Suonare in casa è sempre una scommessa, un continuo duello per l’artista tra le aspettative proprie e quelle del pubblico. La sensazione che si riceve è di grande fluidità: tutto scorre liscio, tutto gira senza attriti, a testimonianza della coesione totale tra i membri del gruppo, Niccolò Fabi compreso che si incastra con disinvolta abilità sulla rete che gli viene costruita attorno e che gli permette di liberarsi completamente. Così , ecco uscire fuori una versione jam de ‘Le cose che non abbiamo detto’, dall’ultimo album ‘Ecco’, che è pura improvvisazione : trascinante, sensuale e dolente allo stesso tempo, con cambi di ritmo repentini, arrampicate vocali e dilatazioni quasi prog , con Niccolò Fabi che domina completamente la voce, modulandola a piacimento dal sussurro al grido. C’è spazio, come sempre , per indagare le profondità dell’animo umano (‘Solo un uomo’), per inoltrarsi negli angoli più bui e meno battuti della propria interiorità (‘Elementare’) per riemergere, sconquassati ma irrobustiti a farsi scaldare dal sole della vita (‘Sedici modi di dire verde’) che spesso è altrove da sé (‘Lontano da me’).

Niccolò Fabi riesce, in due ore di concerto, a trascinare lo spettatore attraverso un viaggio che arriva a toccare le più recondite profondità dell’animo di ognuno, accarezzarne le ferite, per infine approdare su lidi di gioiosa tranquillità. - powered by Kick Agency -