Negramaro @ Stadio Olimpico – Roma 2013

Cliente: THE BASE

16 Luglio 2013

Roma stadio Olimpico accoglie i Negramaro. Sul loro palco esagonale, progettato per abbracciare il pubblico in una festa per dieci anni di musica vissuti insieme. Sono qui in 40mila, provenienti da tutta Italia. I Negramaro sfilano sulla passerella allestita al centro del prato per arrivare al piccolo palco al centro dello stadio con “Estate“, il pezzo d’apertura:  Sangiorgi lascia il microfono al pubblico per le prime due frasi,  lo stadio si infiamma in un mix di voci e in un coro di anime.  ”Il tempo passa e tu non passi mai” recita il testo della canzone, e sembra quasi un inno, una dedica reciproca tra la band e i propri fan.

Segue “L’immenso” – “che è Roma” – grida Sangiorgi al microfono e “Meraviglioso“, l’intramontabile successo di Domenico Modugno rivisitato dalla band, al termine del quale, con la voce di Giuliano all’unisono con tutto lo stadio, si dirige verso il palco vero e proprio per eseguire “Ti è mai successo?“ sugli schermi le sei sfere incandescenti creano ogni volta giochi di luci, forme e colori, con inquadrature a sorpresa che colgono le espressioni dei Negramaro. L’Olimpico continua a saltare su “La Giostra” e “Nuvole e Lenzuola“. Lo stadio è in delirio, la terra trema. Con “Via le mani dagli occhi“, fa il suo ingresso sul palco il primo ospite della serata: Marracash, per una commistione tra hip hop e rock che continua in una nuova versione di “Una storia semplice“, che vede sul palco anche Big Fish che dà un tocco di elettronica al brano.

Sul palco arrivano gli Gnu Quartet, e improvvisamente l’atmosfera si fa più intima, per “Io non lascio traccia“, lasciata completamente ai fiati del gruppo salentino che viene seguito dalle voci dell’Olimpico, poi “Un passo indietro“, “Solo 3 minuti” e “Cade la pioggia” e ci si ritrova a cantare. Un salto nell’ultimo album con “Sei”  - “che ci rappresenta nel numero e nella sostanza” -  e “Sole“, con la Salento Brass Band. Con “Gomma piuma” (dedicata alla loro mentore Caterina Caselli), l’unico brano tratto dal primo album di Negramaro, si fa un passo indietro sino a tornare alle origini.

Un assolo di Andrea Mariano, tastierista dei Negramaro, introduce “Senza fiato” che apre la strada a  uno dei momenti più attesi del concerto: il duetto con Elisa, sul palco a piedi nudi.  Gli archi dei Gnu Quartet si fondono con le voci ed è subito magia. “Basta Così“e “Ti Vorrei Sollevare” (c’è anche un accenno a “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin) due voci angeliche che si rincorrono, un’armonia, una emozione di libertà e di amore condivisa.

Anticipato da un assolo Lele, il chitarrista della band, si passa poi a “Mentre tutto scorre“, eseguita con i napoletani Capone e Bungt e Bangt alle percussioni, che hanno fatto scatenare tutto lo stadio romano, per arrivare a  “Voglio molto di più“. Per Negramaro è il momento del bis, aperto dal Sangiorgi che passa a sorpresa tra la folla per arrivare sul palco centrale ed eseguire “Ottobre rosso“, dall’ultimo album poi il frontman omaggia il padre scomparso intonando una splendida “Solo per te” in piano e voce.

Poi  “Sing-hiozzo“, “E’ tanto che dormo” e “Parlami d’amore“. Lo spettacolo termina alle 23.40 circa, con i Negramaro che ringraziano tutti riproponendo “Una storia semplice“, brano evocativo per questi dieci anni di carriera straordinari.  - powered by Kick Agency -