Max Gazzè @ Rock In Roma 2013

Cliente: THE BASE

05 Luglio 2013

Il concerto all’Ippodromo delle Capannelle è stato uno spettacolo oltre che il compleanno di Max Gazzè. Al Rock in Roma Max Gazzè ha dimostrato ancora una volta la pasta della vecchia old school romana. Max Gazzè ci porta direttamente sulla luna: comincia con Questo Forte Silenzio, subito seguita da una doppietta di brani del nuovo disco (La Mia LibertàE Tu Vai Via), per poi tornare indietro, al 1998, con una versione piena di incursioni elettroniche di una classica Vento D’Estate. Max Gazzè vola tra passato e presente e scherza come di consueto con wah wah e riff sornioni: sfrecciano veloci in A Cuore ScalzoIl Timido UbriacoL’amore pensatoAnnina, L’uomo più furbo del mondo e soprattutto l’intensa L’origine del mondo, che vede la partecipazione dell’effervescente Quartetto Euphoria a cui, a poco a poco, si uniranno anche Clemente Ferrari (tastiere e synth) e Dedo (trombone) per allestire qualcosa di fascinosamente energico. C’è poi il Max Gazzè uomo di spettacolo : dopo l’anteprima del videoclip di I tuoi maledettissimi impegni offre un piccolo assaggio del suo basso virtuoso, simula un suono del telefono, sorride d’intesa con il pubblico e passa la palla a Il Solito Sesso. C’è la potenza espressiva di un autore alto ne Il Bagliore Dato a Questo Sole. Ci sono nuovi arrangiamenti: Cara Valentina va in loop fino ad esaurimento energia, fino a quando Gazzè non comincia a stravolgerla in una più che apprezzata versione pseudo-reggae. Finché a un tratto “Fratelli, sorelle, alzate le mani al cielo, natali Gazzè maximum est!” dice un tizio con una tunica rossa. Dietro di lui si dispone la P-Funking Band che contribuirà massicciamente ad una scatenata Sotto Casa. Siamo quasi a 2 ore di concerto. Mentre DormiLa favola di Adamo ed Eva. C’è da suonare ancora l’ultimo pezzo, l’irrinunciabile Una Musica Può Fare. Max Gazzè conclude lanciando la chitarra ad un assistente sul palco. Ed ecco spuntare una torta e Max Gazzè ringrazia tutti, ma proprio tutti e decide di farsi anche un regalo-esperimento: “Facciamo Sotto Casa, però la cantate solo voi!”. É di nuovo festa. Poi un inchino collettivo con tutti i musicisti sul palco. C’è ancora chi lo fa. É uomo d’altri tempi, lui. - powered by Kick Agency -