Gotthard @ Orion Club – Ciampino (Roma) 2014

Cliente: The Base

15 Ottobre 2014

(fonte www.romebywild.it di , foto di Stefano Panaro, )

«La scritta GOTTHARD che appare sul maxi schermo dietro al palco. Fanno il loro ingresso Leo Leoni, Nic Maeder, Hena Habegger, Marc Lynn e Freddy Scherer, accompagnati da Ernesto Ghezzi, alle tastiere, e dai tanti applausi del pubblico. Pochi, ma rumorosi."

Si parte, direzione Gotthard, Orion, Roma per intervistare uno dei gruppi più famosi dell’hard rock europeo, direttamente dalla Svizzera Italiana. La data del 15 ottobre segna la prima dei Gotthard in suolo europeo per il Bang! Tour che prevede date anche in Giappone e Sud America. L’occasione, neanche a dirlo, è quella di promuovere l’omonimo album Bang!, undicesimo album in studio per i Gotthard e pubblicato il tutto il mondo il 4 aprile 2014.

20:20 circa salgono sul palco i Planethard, opening delle due date italiane del Bang! Tour. Mi ha molto colpito la proposta artistica dei Planethard. BELLI. Interessanti, pezzi ben costruiti, melodici al punto giusto, dinamici. Consiglio assolutamente l’acquisto dei loro CD in studio. I Planethard sono: Davide Merletto (Vocals), nuovo frontman della band; Marco D’Andrea (chitarra); Alex Furia (basso); Stefano Arrigoni (batteria) e il neo entrato Davide Pozzoli (chitarra).

Per “un attimo” si spengono le luci, i roadie dei Gotthard preparano gli strumenti, il poco pubblico si ammassa sotto palco… ed ecco il suono acuto delle sirene, con tanto di segnali luminosi appositamente posizionati sopra gli amplificatori, e la scritta GOTTHARD che appare sul maxi schermo dietro al palco. Fanno il loro ingresso Leo Leoni, Nic Maeder, Hena Habegger, Marc Lynn e Freddy Scherer, accompagnati da Ernesto Ghezzi, alle tastiere, e dai tanti applausi del pubblico. Pochi, ma rumorosi. Inutile dire quanto i Gotthard siano rodati, quanto ci sappiano fare sul palco, quanto sembrano divertirsi (e credo si divertano davvero).

L’incipit è esplosivo con “Bang!”, brano che dà titolo al secondo album pubblicato con Nic alla voce. Compito non facile il suo: raccogliere l’eredità di uno dei frontman più amati dal pubblico del rock. E’ entrato nei Gotthard in punta di piedi, consapevole di avere una grande responsabilità, ma oggi se la cava benissimo sul palco, sfoggia una voce calda ed espressiva, energica e graffiata al punto giusto. Il pubblico romano ne apprezza la performance.

Il pubblico, scuote le mura dell’Orion sulle note di “Get Up ‘n’ Move On”, “Sister Moon”, “Right On”, “Master Of Illusion”, “Domino Effect”, “Feel What I Feel”, “The Call”, “Heaven”, “Remember It’s Me”, “My Belief”, “What You Get” e “Starlight”. La set list dei Gotthard prevede circa 2 ore di show e finora l’impatto sonoro dell’hard rock si è fatto sentire. Sale sul palco Leo  Leoni, accompagnato solo dalla sua chitarra, per dedicare una toccante versione di “The Train” all’amico scomparso. “The Train” infatti è l’ultima traccia registrata dal cantante Steve Lee. Leo viene raggiunto dagli altri, tra cui Nic, con in braccio una fisarmonica che, suona per la prima volta per il brano “C’est La Vie”. Seguono “One Life, One Soul” e “Maybe”, traccia quest’ultima contenuta nell’album “Bang!”.

La potenza del rock dei Gotthard con la cover “Hush” esplode tra le mura dell’Orion. Poi “Mountain Mama” e “Lift U Up” che vede i musicisti scendere in sala e suonare tra un pubblico estasiato. La band si congeda, mentre un reggiseno viene lanciato sul palco per Leo Leoni. Noi sappiamo che ci sono altri due brani in programma e infatti ecco che Leo, Nic, Hena, Marc e Freddy tornano, acclamati dal pubblico, per il bis. Eseguono “Anytime Anywhere” e “Thank You”, dedicata dai Gotthard al pubblico presente. Questa volta il concerto è davvero terminato. Credo che Steve Lee, lassù, sia orgoglioso della band che ha fondato. - powered by Kick Agency