Fear Factory @ Rock Planet – Cervia

11 Agosto 2013

FEAR FACTORY, forti del loro nuovo album "The Industrialist", tornano in Italia  per una data da headliner. E’ il concerto metal dell’estate in Romagna. Direttamente dagli USA, da Los Angeles City, sbarcano a Pinarella di Cervia con il loro carico di growl e riff una band simbolo dell’industrial metal, i Fear Factory. Generalmente vengono etichettati come band industrial metal, data la presenza di suoni elettronici e campionati nella loro musica. Tuttavia, la loro musica presenta un'originalità stilistica che consiste nel miscelare l'industrial ed alcuni elementi della techno con il thrash e il death metal.

Peculiarità della loro musica sono i riff di chitarra violenti e l'assenza di assoli, giri di basso semplici e distorti, voce growl alternata ad un cantato melodico e batteria caratterizzata da intricate parti di doppia cassa, il tutto condito da suoni campionati e sintetizzatori. Questo stile musicale adottato dalla band ha influenzato notevolmente il sound di molti gruppi più moderni e in particolare quello di buona parte dei gruppi nu metal.

Fear Factory è un concentrato di tecnica e potenza. Senza tanti fronzoli, abbellimenti scenici e intermezzi i quattro di Los Angeles puntano tutto sulla sostanza e procedono senza soste con la loro scaletta, assestando una sonora mazzata al RockPlanet. Si parte con la nuova “The Industrialist”, al termine della quale è già il momento di una tripletta spaccaossa: “Shock”, “Edgecrusher” e “Smasher/Devourer”, estratte dal classico “Obsolete”, non fanno prigionieri e gran parte dei presenti si ritrova a saltare e pogare senza sosta. Nonostante la band si concentri soprattutto sulla propria musica, l’interazione di Burton C. Bell e Dino Cazares con l’audience accorsa al concerto è buona, mentre il bassista Matt DeVries non smette un secondo di fare headbanging. Dopo due ottime “Acres of Skin” e “Linchpin” si giunge così ad un primo momento di stacco grazie alla melodica “Resurrection”.

I ritmi tornano poi immediatamente ad alzarsi con “Recharger”, secondo estratto dall’ultimo album dei californiani. “Martyr”, brano del disco d’esordio “Soul of a New Machine”. Il pubblico del RockPlanet è già al settimo cielo, ma ancora non sa cosa l’aspetta a breve. Terminata la opener del loro primo album i Fear Factory scaricano infatti sugli ascoltatori le quattro canzoni d’apertura del capolavoro “Demanufacture”, eseguendole in sequenza a partire dalla title track e chiudendo con “Replica”. Tra canti, salti e applausi di una platea in totale adorazione si conclude così l’esibizione dei quattro di Los Angeles. - powered by Kick Agency -