Europe @ Atlantico Live Roma 2016

Cliente: The Base


Sei un organizzatore di eventi, l'idea è buona e i problemi sono tanti? Clicca qui!


18 Novembre 2016

Europe, luci e immagini, un concerto come si faceva una volta

Dopo trent’anni, di nuovo gli Europe. Qui per vivere nuovamente le stesse emozioni che questi eterni ragazzi ci hanno dato ancora una volta.

Il pubblico scandisce il nome del gruppo con cori da stadio… le luci si spengono… un filmato proiettato sui led-wall, sarà un viaggio a ritroso nel tempo… si parte!

Il set è diviso in due atti basati esclusivamente sugli album “War Of Kings” e “The Final Countdown”, come dire: il presente ed il passato degli Europe.

“Hole In My Pocket” dà il via a questo lungo cammino durante il quale gli Europe, prendendoci per mano, ci conducono alla scoperta del loro mondo, il presente, poi il loro passato.

Joey Tempest ci dà il benvenuto con un grande “Ciao!”, e con una “piccola”e simpatica parolaccia alla romana che suscita subito l’ilarità del pubblico.

Siamo tantissimi: rockettari di lunga data, metallari, semplici amanti della musica, famiglie con prole al seguito… tutti insieme uniti dalla sola passione per la musica rock.

Tutti insieme cantiamo su pezzi come la misteriosa “Second Day”, ci emozioniamo su “Angels (With Broken Hearts)” o battiamo le mani al ritmo di “Days Of Rock’n’Roll”.

Luci e immagini rendono più spettacolare l'esibizione degli Europe, un concerto come si faceva una volta, vero ed intenso

John Norum sugli scudi che snocciola assoli a profusione con la sua solita classe ed eleganza, e il suo solo sulla strumentale “Vasastan” è da antologia.

Mic Michaeli disegna immaginari panorami dai mille colori con le sue tastiere, come su “Rainbow Bridge”, mentre alle sue spalle vengono proiettate figure caleidoscopiche.

La sezione ritmica di John Levén e Ian Haugland a fare sentire la sua corposa presenza, come ad esempio sulla più movimentata “Light It Up”.

Europe, vuol dire Joey Tempest, con la sua grande presenza scenica, instancabile, e vocalmente ancora in grado di surclassare suoi colleghi più giovani.

Con “War Of Kings” chiudono il primo set… le luci si spengono nuovamente… sugli schermi, andando a ritroso nel tempo, fino ad arrivare al 1986… il conto alla rovescia è cominciato: 3…2…1…

“The Final Countdown” è un esplosione di luci e colori. Uno dei brani più conosciuti sulla faccia della Terra, una canzone immortale che ha accompagnato più di una generazione.

Le immagini ci raccontano tutta la vita musicale degli Europe, foto con i fans, momenti trascorsi in scena, ricordi della loro gioventù.

E chi non ricorda pezzi come “Rock The Night”? Illuminiamo la sala, è il momento di “Carrie” e siete autorizzati ad abbracciare la vostra dolce metà.

La chiusura è affidata, come tutti speravamo che accadesse, ad una breve ripresa di “The Final Countdown”, per un finale da apoteosi, in una bolgia festosa, durante la quale Joey ci saluta: “Ciao, a presto!”.

E mentre le note di “Bring It All Home” si diffondono in sala e ci accompagnano verso l’uscita, sugli schermi appare quel “Thank You” che è dedicato proprio a tutti noi.

Si ringraziano le fonti

Testo estratto da un articolo di per metalrock.romadailynews.it

foto: Marta Coratella


Powered By Kick Agency

Commenta ora su Facebook: Kick Agency