Counting Crows @ Auditorium Parco della Musica – 2015

Cliente: The Base

04 Luglio 2015

Il pubblico è ormai quasi tutto in piedi e anche quei pochi rimasti seduti si alzano per tributare ai Counting Crows la meritata standing ovation, dopo quasi due ore di concerto emotivamente coinvolgente e tecnicamente impeccabile.

(Foto di Roberta Camilli per Outsiders Musica)

"Alle 21.30 fa capolino sul palcoscenico l’inconfondibile testa leonina di Duritz, seguito dai suoi compagni. Il primo accordo della chitarra di David Bryson – che fu, per la cronaca, studente di Joe Satriani – segnala l’inizio del concerto, scatenando uno spontaneo scroscio di applausi. La prima canzone è la bellissima “Sullivan Street”, che però non permette di entrare immediatamente nel vivo. Ma, in realtà, l’esibizione si rivelerà un vero e proprio crescendo sia a livello ritmico che di coinvolgimento emotivo. Con il terzo pezzo – “Mr. Jones” – è fatta: tutti gli uditori sono conquistati e si riversano ai piedi del palco."
www.qubemusic.it

"Il cantante Adam Duritz, con qualche chilo in più e sicuramente nessun capello in meno, ha saputo raccontarci ancora la sua America e tante altre emozioni con una voce calda e ruvida. Oltre a sembrare il ragazzo che puoi ritrovarti accanto durante un concerto con una birra in mano, Adam e’ anche un interprete assolutamente a suo agio con melodie romantiche e arie country, ritmi rock e pop allo stesso modo. Jeans e T-Shirt di David Bowie, il ragazzotto classe ’64 si muove con calma sul palco come se stesse ancora provando per il concerto, ma e’ solo il suo atteggiamento verso quella musica che sembra voler condividere con gli spettatori come si condivide una chiacchierata tra amici."
www.vocespettacolo.com

"Il pubblico è ormai quasi tutto in piedi e anche quei pochi rimasti seduti si alzano per tributare ai Counting Crows la meritata standing ovation, dopo quasi due ore di concerto emotivamente coinvolgente e tecnicamente impeccabile, che si chiude sulle note evocative di California Dreamin' dei Mamas and Papas. “Grazie di cuore, Roma- saluta Duritz- ci rivedremo in primavera”. Non mancheremo."
www.panorama.it

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