Burt Bacharach @ Cavea Auditorium – Roma

23 Giugno 2013

Burt Bacharach, 85 anni, dice subito che la sua musica racconta i sentimenti e, quando intona da solo al pianoforte nella cavea dell'Auditorium a Roma, “Alfie” e “House is not a home” il pubblico lo ascolta in assoluto silenzio e alla fine scatta in una standing ovation. “Sono contento di essere di nuovo a Roma e di dividere con voi la mia musica”, premette rivolto al pubblico prima di sedersi al piano insieme alla sua band. Da quel momento è un riascoltare tantissimi successi degli anni '60 e '70, che non hanno però chiuso la creatività di Burt Bacharach che ha proseguito collaborando fra i tanti con Elvis Costello. L’artista, aiutato da un’interprete, svela anche uno dei motivi che rendono Roma una delle città da lui più amate. “Ho un sorella suora”, ha detto Burt Bacharach, “e ha i preso i voti proprio in questa città”. La voce roca, sussurrata, basta però a ripercorrere i tanti successi di una carriera stellare cominciata nel 1957 insieme all’indimenticabile Hal David (venuto a mancare lo scorso anno) con “The story of my life” subito prima in classifica, seguita da un classico come “Magic moments”, registrata da Perry Como. Da allora inanella una serie di standard che l'hanno consegnato tra i grandi della storia della musica americana e non solo. Il pubblico però si infervora prima con un medley dei suoi evergreen: da “Walk on by” a “This guy's in love whit you” fino a tanti altri. Poi viene una raccolta delle sue più importanti colonne sonore dei film che gli hanno valso tre Oscar: da “What's new, Pussycat?” a “Butch Cassidy” con “Raindrops Keep Fallin' on My Head”, cantata da tutti i presenti. Insomma, una carrellata del meglio del cinema americano degli anni '60 e '70. E infine il pubblico tributa un applauso lunghissimo a Burt Bacharach ispirato e dotato di prodigiosa creatività.  - powered by Kick Agency -