Ani DiFranco @ Orion Club – Ciampino (Roma) 2014

Cliente: The Base

10 Settembre 2014

(fonte www.100decibel.comwww.rocklab.it di )

« 90dB Ani DiFranco, cantautrice americana, self made woman per eccellenza, è pronta ad appassionare il suo pubblico"

L’Orion ha ospitato il 10 Settembre, la tappa romana del tour italiano di Ani DiFranco, cantautrice americana, self made woman per eccellenza, è pronta ad appassionare il suo pubblico con il nuovo tour in cui proporrà alcune delle sue canzoni più celebri e i brani del nuovo album Allergic to Water, in uscita IL 14 ottobre. Dopo 20 anni passati nel music business, continua a descriversi come “Little Folksinger” ma la sua influenza su musicisti, attivisti e gli anticonformisti di tutto il mondo è stato enorme. Si identifica orgogliosamente come una cantante folk, ma è la sua musica è impregnata di soul, funk, jazz, musica elettronica e parole. Tra i suoi 20 e più album pubblicati, tra cui il doppio cd live “Living in Clip” (1997) e le due retrospettive sulla sua carriera, “Canon” (2007), e la più recente “Which side are you on” (2012), Ani DiFranco non ha mai smesso di evolvere, sperimentare, testare i limiti di ciò che può essere detto e cantato. La numerosa tribù di Ani DiFranco spazia da Pete Seeger e Utah Phillips a tutta una nuova generazione di ventenni cantautori che sono cresciuti con le sue canzoni e spettacoli, oltre a personaggi del calibro di Prince, Maceo Parker, Bruce Springsteen, la Buffalo Philharmonic, Gillian Welch, Cyndi Lauper e l’attivista birmana e premio Nobel Aung San Suu Kyi, con cui ha incrociato in una miriade di modi.
All’inizio della sua carriera, Ani DiFranco ha fatto una scelta, oggi condivisa da molte persone ma controcorrente in quegli anni, di rifiutare accordi discografici di alcun tipo per essere il capo di se stessa. Nel corso degli anni tale decisione si è guadagnata molta attenzione e stima, ma non è mai stata la ragione principale per cui ha fatto registrare il tutto esaurito ai suoi spettacoli in giro per il mondo o perchè i fan discutano ogni sfumatura dei suoi testi e numerosi artisti chiedano a gran voce di lavorare con lei. La vera ragione è stata quella di poter utilizzare la sua voce e la sua chitarra il più onestamente e liberamente possibile, scrivere e suonare canzoni che provengono direttamente dalla propria esperienza, dalla sua immaginazione senza limiti, dal suo tagliente spirito. Ani DiFranco lo ha fatto in bar rumorosi con nient’altro che la testa rasata e una chitarra solitario nel 1990, e lo sta facendo con rinnovata intensità ancora oggi.

Attitudine e visual: Pregi e difetti. L’Orion di Ciampino si è distinto sinora nell’attuale gestione, per la scelta dei concerti davvero notevole. Peccato per la temperatura che all’interno diventa a volte complicata da sopportare, specie quando c’è molta gente. L’impressione visiva del locale, sembra ritagliata su misura per Ani DiFranco che è stata abituata sin dagli esordi a suonare anche in locali piccoli e fumosi.

Audio: La resa audio è stata buona, e la prova non era facile, visto che Ani DiFranco rappresenta musicalmente un mix di stili che spaziano dal pop, al post punk all’indie. Ottima anche la band che nella sessione ritmica, specie le percussioni, ha sostenuta la cantautrice di Buffalo anche negli episodi più intimi del concerto.

Setlist: Tranne qualche reminiscenza degli esordi si è trattato di un concerto davvero personale di Ani DiFranco, che da sempre ha cercato di tracciare una impronta su ogni data del tour per fare sentire sua ogni sera. Si è spaziato da Not a Pretty Girl a See See See See per finire con Shameless e con Joyful Girl.

Momento migliore: Senza dubbio il pezzo più coinvolgente per tante persone rimane You had a time, che Ani DiFranco ha interpretato in modo molto denso, come si trattasse di un pezzo nuovo. La voce è quella di sempre per le sensazioni che riesce ancora a trasmettere. Fresca, pulita e nuova come solo lo scricciolo di Buffalo sa di potere essere

Pubblico: Il pubblico che è sembrato venire a conoscenza del concerto un po’ all’ultimo secondo e abbastanza casualmente era ben rappresentato anche da generazioni che venti anni fa forse erano appena bambini. Ani DiFranco è un artista poliedrica il cui modo di presentarsi, sempre lo stesso, ha influenzato la vita di tante persone che ne l hanno scelta come colonna sonora della propria vita, e delle proprie battaglie. Tante coppie omosessuali presenti al concerto, e la cosa (come dovrebbe essere nei paesi civili) è passata inosservata. E Ani DiFranco come sottofondo

Locura:  Ani DiFranco si diverte molto nell’intrattanere il pubblico con piccoli racconti. Uno di questi ha riguardato il suo soggiorno a Roma, durante il quale si è imbattuta dalle parti del Colosseo, in uno strano personaggio, vagamente famoso alle cronache nostrane per un difetto fisico che lo porta a tirare fuori dalle orbite gli occhi. Pare che questa cosa abbia molto divertito (o turbato) la cantautrice americana.

Conclusioni: Artista sopraffina che il passare del tempo non è sembrato mai mettere in discussione. Talento completamente espresso, nonostante un umore a volte un po’ volubile. Influenzata da tanta cultura americana del novecento, ad iniziare da Spoon River, ma così capace di assorbire ciò che il mondo le regala attraverso i profumi, gli odori e le sensazioni. Una volta i poeti avevano questa capacità. Ora anche i musicisti? O forse ci troviamo di fronte ad una giocoliera della parola, che gioca anche col pentagramma? In ogni caso una grande artista: Ani DiFranco  - by Kick Agency