Placebo @ Rock In Roma 2014

Cliente: The Base

24 Luglio 2014

(fonte www.loudvision.it di Giuditta Danzi,  foto di Luigi OrruMarco CicolòDenise Esposito + vari)

"Rock in Roma 2014 è il turno dei Placebo"

Al Rock in Roma 2014 è il turno dei Placebo di incendiare gli animi dei 7.000 presenti nel vasto prato dell’Ippodromo delle Capannelle.

Mai concerto è iniziato più puntuale di questo dei Placebo al Rock in Roma: sono da poco passate le 21:30 quando la band sale sul palco e dà inizio al live sulle note di “B3”, pezzo tratto da un omonimo EP del 2012.

A seguire due singoli di tutto rispetto, uno del passato, “For What It’s Worth” del 2009 e uno recente, “Loud Like Love”, dell’omonimo disco del 2013.

Chi segue da tempo i Placebo sa che la riuscita dei live di questa band dipende molto dallo stato fisico e mentale del suo frontman, Brian Molko, l’incarnazione dell’uomo con la sindrome da primadonna. A ogni concerto al primo pezzo è già possibile farsi un’idea di come andrà la serata, così arrivati al terzo brano non abbiamo dubbi: i Placebo sono saliti sul palco del Rock in Roma 2014 per fare faville.

Il pubblico è entusiasta e ansioso di dimostrare il suo affetto ai Placebo e al loro frontman, al punto che terminato “Every You Every Me”, quando Brian Molko chiede loro di battere la mani, iniziano subito, alla cieca, senza dargli neanche il tempo di cambiare la chitarra. Un “Aspettate qualche secondo” rimette tutti al posto e mani ferme fino ai primi accordi di “Scene Of Crime”.

La scenografia scelta dai Placebo è semplice ma efficace così i giochi di luce si integrano perfettamente nella performance. L’unico difetto è la posizione di Brian Molko, che anziché mettersi al centro, si trova sulla destra del palco, dove è rimasto praticamente per tutto il concerto. Essendo lui la principale attrazione dei Placebo, tutto il pubblico si è affollato su quel lato, come un satellite attratto da un corpo celeste.

La scaletta ripercorre la carriera dei Placebo dal 1998, con “Allergic (to Thoughts of Mother Earth)” e “Every You Every Me”, al recentissimo “Loud Like Love”, pubblicato a settembre del 2013, ma viene dato parecchio spazio anche a “Meds”, che si divide con l’ultimo disco la fetta più grossa della scaletta. Mancano alcuni brani, che invece ci si sarebbe aspettati, ad esempio “Pure Morning”, ma si sa che a una band con 7 dischi all’attivo un’ora e mezza di concerto non basta neanche per eseguire tutti i singoli.

I presenti ballano, cantano e battono le mani a tempo (solo se autorizzati, ovviamente), ma è quando i Placebo iniziano la loro magica tripletta che al Rock in Roma si scatena il delirio: “Song To Say Goodbye”, “Special K” e “The Bitter End” una di fila all’altra richiedono una gran tributo di fiato che i presenti certo non lesinano.

Terminata è davvero una bitter end per il pubblico: i Placebo sono andati via dal palco, dall’inizio del concerto è già passata più di un’ora e ormai non resta che richiamarli per il bis. I Placebo tornano sul palco per salutare il loro pubblico con 4 pezzi. Poco dopo le 23 è tutto finito, il Rock in Roma per una sera può chiudere presto l’area concerti. - powered by Kick Agency -