Gamma Ray @ Orion Club – Ciampino (Roma) 2014

Cliente: THE BASE

31 Marzo 2014

(fonte www.romebywild.it )

Quanto abbiamo aspettato questa data, perché oggi all’Orion vanno in scena 2 leggende del power metal mondiale, una di queste sono i Gamma Ray, del mitico Kai Hansen, che molti ricordano sicuramente. Hansen è stato co-fondatore, chitarrista e cantante degli Helloween ed è ritenuto da molti appassionati la figura più importante nel panorama power metal europeo, di cui è considerato pioniere. Per l’headliner della serata c’è un nuovo album da promuovere “Empire of the Undead”. Al fianco dei Gamma Ray ci sono i nostrani Rhapsody of Fire, orfani di Luca Turilli, sostituito dal più che buon Roberto De Micheli, anche loro forti di un nuovo album dal titolo “Dark Wings Of Steel”. Band di apertura della serata è quella dei friulani Elvenking, gruppo musicale power metal italiano, sicuramente uno tra i più apprezzati all’estero, caratterizzato dalle svariatete influenze che compongono il loro sound: metal, folk, hard rock, pop, e prog.

Sono da poco le 23.15 quando fanno il loro ingresso in scena Kai Hansen e soci! Il nuovo lavoro “Empire Of The Undead” ha visto una genesi decisamente lunga (sono passati ben quattro anni da “To The Metal”) e tormentata: dall’abbandono dell’ormai storico batterista Dan Zimmerman fino all’incendio dello studio di registrazione di Kai Hansen, i Gamma Ray hanno dovuto affrontare non poche (dis)avventure. La formazione è composta da Kai Hansen, chitarra&voce, il talentuoso Henjo Richter alla chitarra, Dirk Schlächter al basso ed il nuovo arrivato Michael Ehré (ex Metallium) dietro le pelli. Gamma Ray eseguono subito 2 pezzi del nuovo album, la prima “Avalon”, lungo brano d’apertura di oltre 9 minuti. Forse la canzone non sarà energica come la vecchia “Armageddon”, oppure sognante come “Rebellion in Dreamland”, ma si lascia apprezzare per la sua articolata struttura che trova il suo punto forte nei passaggi prettamente musicali. Il brano è ricco, cadenzato e melodico il giusto, riesce a non cadere nel trabocchetto del “già sentito”. La successiva “Hellbent” è un brano di rara potenza che sembra uscito direttamente dall’era “spaziale” della band (“Somewhere Out In Space” – “Powerplant”). I Gamma Ray e Hansen sono in formissima e lo si capisce subito dalla successiva “Heaven Can Wait”. Il pubblico è sempre più coinvolto ed è impossibile per tutti astenersi dal coro generale ‘comandato’ dal sorridente e simpaticissimo Kai Hansen, che per l’ennesima volta dimostra le sue doti di cantante e di axeman. A ruota si susseguono “Razorblade”, “Tribute”, “Time for Deliverance”, eseguite alla perfezione dal gruppo. Ottimo il lavoro di Henjo Richter alla chitarra, da sempre una garanzia, e da Dirk Schlächter. Impeccabile anche la prova del nuovo arrivato Michael Ehré il quale ha mostrato la sua bravura in uno splendido solo di batteria e sembra essersi integrato alla grande con il resto dei Gamma Ray.

Dopo “Time of Deliverance” è il tempo di un’altra song dal nuovo lavoro “Palerider”, il suono si fa decisamente secco, tagliente e ritmato, per dare vita ad una versione moderna dell’ hard & heavy che racchiude il meglio della nuova forma dei Gamma Ray. Ovviamente sono ben presenti le fortissime influenze dei Judas Priest. E’ la volta della cupa ”Blood Religion” dall’album “Majestic”, si prosegue con la bellissima “Empire” e poi con la Storia: “Rebellion In Dreamland”, eseguita magistralmente: Dirk Slachter e Michael Ehré sugli scudi, i funambolici Richter e Hansen intenti a deliziarci con la loro esperienza. Da qui in poi Kai Hansen non cesserà mai di evidenziare il calore dei fan italiani e chiedere al pubblico “You’re having fun?”.

Si preme sull’acceleratore con le bellissime “Land of the Free”e “Man of a Mission”. Il tempo a disposizione sta finendo e questo Hansen lo sa bene quindi gruppo si congeda per tornare sul palco con il bis e deliziarci con “To the Metal”, per poi congedarsi con la fantastica “Send Me A Sign”, pezzo che con il suo riff, i suoi passaggi di chitarra, le sue ritmiche ed il suo ritornello orecchiabile ma potente e trionfale, lascia tutti entusiasti della clamorosa esibizione sopra le righe. Che dire… i Gamma Ray sono una garanzia, questo è certo! Promossi anche loro a pieni voti. A voler essere puntigliosi gli si potrebbe fare un unico appunto: si è sentita la mancanza di alcune Hit come “Heavy metal Universe”, “beyond the black hole” e “somewhere out in space”, ma questo al caro zio Hansen si può perdonare no? Assolutamente perfetti!  - powered by Kick Agency -