22 Novembre 2016
Jacky Terrasson, pianoforte; Cécile McLorin Salvant, voce; Lukmil Perez, batteria; Chris Thomas, contrabbasso.
La ricetta di Cécile McLorin Salvant è all’apparenza semplice: bella voce, presenza scenica, profonda conoscenza della tradizione, grandi doti d’interprete.
Per niente semplice è trovare tutti questi elementi combinati in un’artista di appena ventisette anni.
Quanto a Jacky Terrasson, a venticinque anni accompagnava la leggendaria cantante Betty Carter e a ventotto vinceva il Thelonious Monk Award come miglior pianista. Francese per parte di padre, americano per parte di madre, virtuoso e ha all’attivo una ventina di dischi.
Del pianista franco-americano Jacky Terrasson, nato a Berlino ma cresciuto a Parigi c'è da dire che il suo pianismo è moderno, basato sulla dinamica, con frequenti rallentamenti e accelerazioni, e occasionali derive free.
Dopo una prima parte in trio, dove il pianista fa sfoggio del suo repertorio alternando piano acustico ed elettrico su brani originali e reinventando classici come "My Funny Valentine," "Caravan" e "Take Five," nella seconda metà del concerto entra in scena la giovane cantante americana.
Canta in inglese gli standard della tradizione jazzistica come "Yesterdays" e "Love for Sale," in francese ("Je te veux," una canzone firmata da Erik Satie) e spagnolo per il bis ("Alfonsina Y el mar," composta da Ariel Ramirez e portata al successo da Mercedes Sosa).
Un bel concerto, che ha fatto scoprire a molti musicisti ancora poco noti dalle nostre parti, capaci di stupire e sorprendere anche rivisitando pezzi noti e stranoti.
Si ringraziano le fonti
Testo estratto da un articolo di MARIO CALVITTI per allaboutjazz.com
foto:
Fabrizio Giammarco per ocanerarock.com
Sandro Gismondi per jazzinphoto.blogspot.it
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