Verdena @ Rock in Roma – 2015

Cliente: The Base

14 Luglio 2015

I Verdena restano una sicurezza. Meno abrasivi (ma anche meno cervellotici) di un tempo, più “maturi” ed eclettici, continuano a proporre un set sempre in grado di emozionare e al contempo trascinare.

(Foto di Daniele Rotondo per Loudvision)

"Dai nuovi brani tratti da Endkadenz Vol.1 come “Sci desertico” alle grandi hit del passato come “Viba”, passando per una tetra ma potentissima versione di “Non prendere l’acme, Eugenio”, per una non del tutto attesa “Morbida” e per l’avvincente “Muori delay”, finendo poi con una “Funeralus” a sorpresa (ma forse in fin dei conti chiusura molto azzeccata): la scaletta è bizzarra ma fila liscia come l’olio. Un Alberto Ferrari concentratissimo che si divide tra chitarre e tastiere, un Luca Ferrari completamente sepolto dietro la sua batteria e una Roberta Sammarelli decisamente su di giri. Un concerto dagli scenari allucinati e sognanti, un vortice di energia elettrica a volte più ruggente e ruvida, a volte più ovattata."
www.impattosonoro.it

"Dai Verdena ci si può aspettare tutto ed il suo opposto senza che manchi mai coerenza ed omogeneità. Quando il basso di Roberta si pone in primo piano ad annunciare “Funeralus” ed i cori di Alberto ci cullano ondeggianti verso la fine del concerto, i Verdena si sono confermati perfettamente padroni di atmosfere apparentemente lontane, maestri nell’alternare attacchi violenti ed attimi sognanti, stasi e moti folli, capaci di far degenerare l’atmosfera più distesa e ricomporre quella più caotica, di porsi loro stessi come unità del caos e della ricchezza che li anima."
www.outsidersmusica.it

"Che altro aggiungere che non sia ancora stato detto su questi meravigliosi ragazzi? I Verdena restano una sicurezza. Meno abrasivi (ma anche meno cervellotici) di un tempo, più “maturi” ed eclettici, continuano a proporre un set sempre in grado di emozionare e al contempo trascinare. E’ questa la sensazione di chi li ha seguiti con affetto dagli esordi, e pur considerando gli ultimi dischi non esattamente i loro migliori, ne apprezza e condivide le evoluzioni stilistiche. Verdena e Fast Animals & Slow Kids in una sola sera, come dire il presente e il futuro del miglior rock italiano possibile."
www.ondarock.it

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