Steven Wilson @ Audit. Conc. Roma 2015

Cliente: The Base

22 Settembre 2015

Steven Wilson torna di nuovo nella Capitale per il tour di presentazione di “Hand.Cannot.Erase“, con un nuovo spettacolo al di sopra delle aspettative, perfetto ed entusiasmante.

(Foto di Emanuela VH Bonetti per www.loudvision.it e Roberto Panucci per www.outune.it)

Steven Wilson è diventato oramai una guida indiscussa del rock progressivo da quasi 30 anni. Ha reinventato i Pink Floyd creando i Porcupine Tree, ma modulando le sonorità dei Floyd per dar vita ad una band unica.

Alle 21 in punto inizia il concerto di Steven Wilson con le giuste atmosfere create dalle luci e le note di “First Regret” echeggiano nell’Auditorium, il concerto prosegue con altri estratti da “Hand. Cannot.

Erase.”, ultimo lavoro di Steven Wilson e “3 Year Older”, “Hand Cannot Erase”, “Routine”,  “Home Invasion” e “Regret #9” sono brani splendidi e perfetti anche in versione live e c’è anche “Index”, brano estratto dal sempre valido “Grace For Drowning”.

Oltre alle luci, veramente ben orchestrate, suggestive sono anche le immagini che scorrono sullo schermo alle spalle della band di Steven Wilson e la band stessa in azione, perfetta e capace di ricreare ogni parte dei vari brani in maniera quasi maniacale, precisi, come una macchina con ingranaggi regolati ad opera d’arte. 

Il sipario ora cade e c’è ancora spazio per “The Raven That Refused To Sing”, dall’omonimo album di Steve Wilson, brano dalle dolci melodie ed atmosfere soffuse, sinfoniche e raffinate e con toccanti cartoni animati sullo schermo.

Stavolta è veramente ora dei saluti ed una standing ovation è d’obbligo, Steven Wilson e la sua band salutano e ringraziano ed il pubblico applaude con tutta la forza, un giusto ringraziamento ad un artista che dà ancora linfa vitale al rock progressivo, rendendolo mai troppo datato, aggiornandolo sempre ma senza mai snaturarlo e senza renderlo troppo moderno, perchè il rock progressivo è nato quasi 50 anni fa ed in molti continuano ad amarlo!”

www.tuttorock.it

“Le prime note di First Regret vengono messe in loop a lungo e creano un attesa spasmodica per l'inizio del concerto di Steven Wilson.

Dopo la breve intro, il gruppo parte in quarta con 3 Years Older, brano che mette in risalto tutta la bravura dei musicisti e sopratutto l'impatto energico che il batterista da al pezzo.

Grazie ai vari intermezzi, acustici e non, i cambi di tempo e la proposta musicale estremamente varia, la canzone è perfetta per calibrare al meglio l'acustica dell'auditorium, che nei primi minuti vedeva un basso eccessivamente gonfio e presente.

La presentazione dell'ultimo album procede track by track, ad eccezione di Perfect Life, fino a Routine. La lunga setlist della data romana di Steven Wilson, finisce fra applausi e standing ovation. La varietà di generi toccati e sensazioni provocate è veramente ampia.

Steven Wilson e il suo gruppo fanno il proprio inchino e dopo aver lanciato come al solito bacchette e plettri sotto palco tutti si ritirano a sinistra, tranne Steven Wilson che si ritira sbadatamente a destra, per poi accorgersi che effettivamente la porta dell'uscita è dall'altra parte.

Regalandoci un'ultima risata grazie alla sua distrazione, l'artista ci lascia. Non ci sono molte altre parole per descrivere un show di tale intensità, o forse sì.”

www.metallized.it

 

-Powered by Kick Agency-