Muse @ Rock in Roma – 2015

Cliente: The Base

18 Luglio 2015

I Muse realizzano lo spettacolo quasi perfetto, in grado di piacere sia agli amanti del rock alternativo, sia a coloro che seguono il pop radiofonico.

(Foto di Luigi Orru)

"I Muse sono musicisti fenomenali, il frontman Matt Bellamy riesce a portare avanti l’intero concerto romano con indosso una giacchetta a maniche lunghe senza mostrare segni di sofferenza al caldo (che sia un Drone davvero?). Il pubblico invece suda molto ballando e tenendo il tempo con le canzoni del nuovo album come “The Handler” , “Dead Inside”, “Mercy” e fa sentire la sua voce con le storiche “Hysteria”, “Time is running out” o “Supremacy”. Quello che è certo è che quest’anno sono stati gli unici a creare un affluenza di pubblico simile, un bellissimo spettacolo di luci ha accompagnato la performance, unitamente a colpi di scena come dei grandi palloni lanciati nel pubblico o come l’esplosione di coriandoli e fuochi d’artificio di carta che hanno senza dubbio aiutato ad arricchire la scenografia dello show."
www.qubemusic.it

"Bellamy non si risparmia sul palco e con un mood da rock inside, mantiene il palco con una potenza per molti insperata, suonando in ginocchio, con la chitarra dietro la nuca, mantenendo vigile costantemente l’attenzione del pubblico, giocando con noi che pendiamo dalle sue corde, facendoci rabbrividire con i suoli assoli. Tra chitarre glitterate e bassi illuminati, non manca certo un momento tutto dedicato a Howard: lui sì che si è fatto sentire. Ci avevano promesso di tornare alla musica “suonata”, di farci vivere nuovamente il vero rock. E noi adoriamo chi mantiene le promesse!"
www.100decibel.com

"Nonostante il caldo, Matthew Bellamy e soci sono apparsi in ottima forma e, in un continuo inseguirsi di basso e chitarra elettrica, hanno eseguito i brani in scaletta in maniera così pulita da sembrare un disco, senza far mancare pezzi improvvisati e variazioni sui temi. Anche il pubblico in barba a Caronte, non fa che ballare e accompagnare cantando i Muse tutto il tempo, con Bellamy ben disposto a lasciar loro la parte vocale o ad accompagnarli nell’esecuzione. Palloni giganti, invece sventolano durante “Reapers”, e una pioggia di cotillons investe le prime file su “Mercy”."
www.loudvision.it

"I Muse realizzano lo spettacolo quasi perfetto, in grado di piacere sia agli amanti del rock alternativo, sia a coloro che seguono il pop radiofonico, un gruppo che sa picchiare duro (“Hysteria”), ma anche regalare meravigliosi sprazzi melodici, come nel bel mezzo di "Citizen Erased", quando il leader si siede al pianoforte, emozionando la platea."
www.ondarock.it

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