D’Angelo and The Vanguard @ Auditorium Parco della Musica – 2015

Cliente: The Base

06 Luglio 2015

Cappello bianco e chitarra elettrica dai bordi glitterati, D’Angelo, accompagnato dalla band “The Vanguard”, fa capire subito che quella di Roma sarà una di quelle notti speciali che ricorderemo per tanto tempo.

(Foto di Musacchio & Ianniello)

"Nel concerto dell’americano c’è il cuore di decenni di storia della musica: un incrocio travolgente tra soul d’annata e contemporaneo, discrete dosi di elettronica, jazz, funk, il rock di Jimi Hendrix. C’è anche una buona componente di divismo e coattaggine, testimoniata ad esempio dalla delicatissima scritta “D’Angelo” in simil-gemme su una delle sue chitarre. Chiamiamola cultura urban, se vogliamo, ma il Messia Nero può davvero permettersi tutto ciò che gli pare: avrà sempre ragione lui."
www.nerdsattack.it

"Cappello bianco e chitarra elettrica dai bordi glitterati, D’Angelo, accompagnato dalla band “The Vanguard”, fa capire subito che quella di Roma sarà una di quelle notti speciali che ricorderemo per tanto tempo. Una di quelle notti nelle quali è impossibile non ballare, mentre si resta incantati dalla tecnica dei musicisti. Nelle quali il canto fa vibrare corde profonde parlando d’amore e giustizia sociale. Nelle quali il divertimento è un’esplosione sonora che vorremmo non finisse mai."
www.06live.com

"Un groove così è raro. Il caldo dell’estate romana si tramuta nel caldo della musica soul. D’Angelo si abbandona a falsetti da strapparsi i capelli. Il basso è ricco e potete, il batterista è un portento, creativo e disciplinato. L’Auditorium sa benissimo come reggere tutta questa ricchezza di elementi sul suo palco, valorizzandone pienamente le potenzialità."
www.rocklab.it

"Dopo una lunghissima Untitled (How Does It Feel) – col bellissimo uscire di scena dei musicisti l’uno dopo l’altro, fino a quando le luci non si spengono sull’ultimo rimasto, D’Angelo – il concerto termina e quello che abbiamo nelle orecchie, e soprattutto nel cuore, è la consapevolezza di aver assistito a qualcosa di unico, di quelle cose che ti portano da un’altra parte. Dove – come diceva qualcuno più saggio di noi – l’anima di un uomo non muore mai."
www.sentireascoltare.com

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